LETTERA DI DIO AI FIDANZATATI
Dal libro: Prometto di esserti fedele sempre.
Riflessioni per fidanzati che si sposano in Chiesa

di Giordano Muraro*
Come si svolge la celebrazione del matrimonio? Molti fidanzati immaginano di entrare solennemente in chiesa al suono dell'organo; giunti all'altare di prendere posto negli inginocchiatoi preparati e addobbati. Di fronte c'è il sacerdote; vicino prendono posto i testimoni, i genitori commossi, i parenti e gli amici. E da qualche parte c'è Dio che assiste e benedice. Si diranno a vicenda: "Ti amerò per sempre; io mi donerò a te e sarò tuo; tu ti donerai a me e sarai mia. E vivremo insieme felici per tutta la vita".
Ma Dio non è "da qualche parte che assiste e benedice": Dio è il padrone di casa che vi aspetta e vi accoglie con amore. Vi presentate a Lui in abito da sposi. Vi sedete e Lo ascoltate. È uno dei momenti più importanti della celebrazione, Dio parla a entrambi.

Il discorso di Dio agli sposi
Allo sposo dice: "La donna che hai al fianco, emozionata, con l'abito da sposa non è tua; è mia. Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido. La prenderai dalle mie mani e ne diventerai responsabile. Quando l'hai incontrata l'hai trovata bella e te ne sei innamorato. Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza, è il mio cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l'amore, è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità e la sua intelligenza e tutte le qualità belle che hai trovato in lei. Ora io te la affido, e tu da questo momento diventi responsabile della sua vita e della sua salvezza. Me la dovrai restituire più viva e più bella di quando te l'ho consegnata".
Quando comparirete davanti al Signore la prima domanda che Dio vi rivolgerà sarà proprio questa: "Cosa ne hai fatto della persona che ti avevo fatto incontrare, che hai accolto nella tua vita? L'hai delusa, svuotata, impoverita, oppure me la riporti più bella e splendente di quando te l'avevo affidata?". Il Signore aggiunge: "Non basta che tu goda del suo fascino. Dovrai impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri. Ti renderai conto che ha bisogno di tante cose: ha bisogno di casa, di vestiti, di serenità, di gioia, di affetto e tenerezza, di piacere e di divertimento, di dialogo, di soddisfazioni nel lavoro e di tante altre cose. Ma dovrai renderti conto che ha nostalgia soprattutto di Me. Sono Io e non tu il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita!".

La proposta di Dio
Possono sembrare strane queste parole di Dio: perché rivolte a un giovane che pensava di essere tutto nella vita della sua ragazza.
Ora Dio sembra introdursi come un cuneo in questo amore, e sembra avanzare dei diritti. Ma non è un intruso, è un amico che aiuta a capire e a vivere l'amore. Per questo prosegue facendo una proposta.
"Facciamo un patto tra noi: la ameremo insieme. Sono io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei. Volevo affidarla a qualcuno che se ne prendesse cura. Ma volevo anche che lei arricchisse con la sua bellezza e le sue qualità la vita di un uomo. E questo uomo sei tu. Per questo ho fatto nascere nel tuo cuore l'amore per lei. Era il modo più bello per dirti: 'Ecco, te la affido', e perché tu potessi godere della sua bellezza e delle sue qualità. Quando le dirai 'prometto di esserti fedele, di amarti e rispettarti per tutta la vita' saremo in due ad amarla.
Dobbiamo però metterci d'accordo. Non è possibile che tu la ami in un modo e io in un altro, devi desiderare per lei le stesse cose che io desidero. Ti farò capire poco alla volta quale sia il mio modo di amare, e ti svelerò quale vita ho sognato e voluto per questa mia creatura che diventerà tua sposa".

La promessa di Dio
Dio non si ferma a questa proposta. Agli sposi che accettano la sua proposta promette di fare un regalo di nozze che durerà per tutta la vita. Si tratta di un dono che Lui solo può fare: dona la Sua presenza e il Suo aiuto per tutta la vita. Dice: "Io ti rendo capace di amare 'da Dio'. Io continuerò ad amare la mia creatura, che è diventata tua sposa, attraverso i tuoi gesti: ti renderò capace di amare come io amo, perché ti darò una forza nuova di amare che è il mio stesso amore".

La casa fondata sulla roccia e la città sul monte
C'è un'ultima cosa che a Dio preme dire: "Se vi amerete in questo modo, la vostra coppia diventerà come una fortezza che le tempeste della vita non riusciranno mai ad abbattere. Un amore costruito sulla mia Parola è come una casa costruita sulla roccia: nessuna vicenda potrà distruggerla. Molti si illudono di poter fare a meno di Me: come gli apostoli che faticarono tutta una notte e al mattino tornarono a riva con le reti vuote; bastò un semplice Mio intervento, e le reti pescarono tanto pesce che per l'abbondanza si rompevano.
Di più. Se vi amerete in questo modo diventerete forza anche per gli altri. Oggi si crede poco all'amore vero, quello che dura per sempre, e che offre la propria vita all'amato. Si cercano più le emozioni amorose che l'amore. Ma le emozioni nascono e muoiono presto. Nella vostra vita l'amore è una realtà".

Il "sì" alla persona amata e il "sì" a Dio
Le stesse parole il Signore le rivolge alla donna. Alla donna Dio affida l'uomo. Anche per lei l'amore è il gesto dolce e gioioso che Dio ha escogitato per consegnarle la sua creatura, l'uomo, chiedendole di diventarne responsabile. Anche per lei è avvenuto quello che era avvenuto per l'uomo: un giorno lo ha incontrato e lo ha trovato così bello e affascinante da innamorarsene. Era il momento in cui Dio glielo affidava come una realtà preziosa da custodire e da amare, per tutto il lungo cammino della vita.

Nel momento in cui lui e lei si diranno "sì", lo diranno non solo l'uno all'altro, ma lo diranno anche a Dio. Siamo chiamati a portare a compimento quello che Dio ha iniziato.
* teologo morale
Tratto da: Muraro G., Prometto di esserti fedele sempre, Edizioni PIEMME, Casale Monferrato (AL) 2006, p.178-184. Sintesi di Pina Panetta.