Adesioni al manifesto del Forum Famiglie Piemonte per le Regionali 2014

Marco Calgaro (calgaro_m@camera.it)
Naturalmente, in qualità di capolista della lista "Chiamparino per il Piemonte" aderisco al manifesto del Forum Famiglie per le regionali.
Ribadisco che queste iniziative sarebbero più utili se, almeno dei candidati che hanno aderito, adesso e in passato a tali manifesti, fosse pubblicato sul sito il comportamento tenuto sui voti ritenuti "sensibili" e sulle proposte di legge presentate. Si scoprirebbero cose interessanti e si consentirebbe a coloro che frequentano il sito di sapere, in modo trasparente, quale è la coerenza tra gli impegni sottoscritti ed i comportamenti tenuti.

Giampiero Leo leogiampiero@gmail.com
Carissime Amiche e Carissimi Amici,
condivido sinceramente e pienamente l’appello del Forum delle Associazioni Familiari, che pone questioni, e avanza proposte oggi più importanti che mai.
Non possiamo però nascondere la fortissima ostilità culturale, ideologica e politica a quella concezione bella e positiva della famiglia che abbiamo noi.
Credo quindi che, da una parte, dobbiamo considerare questo dato, organizzandoci e mobilitandoci in maniera ancora più forte che in passato (senza tutta la mobilitazione che vi è stata per la battaglia per la parità scolastica, non vi sarebbe stata nessuna approvazione della legge inerente o, comunque, quella legge sarebbe stata subito cancellata – come era nelle intenzioni - del "governo Bresso"). Dall’altra sarebbe bene promuovere un confronto pubblico, chiaro e onesto, in modo che, chi assume determinati impegni, non possa poi rimangiarseli in nome di "mediazioni" e "equilibri" all’interno del proprio partito.
Confermando, dunque la mia piena adesione, desidero formularvi gli auguri ed i complimenti più sentiti.
Capolista N.C.D. – U.D.C. Elezioni regionali

giorgio.merlo@libero.it
Ringrazio e sottoscrivo il documento sulle politiche per la famiglia.
Cordialmente.
On. Giorgio Merlo

angela.motta@cr.piemonte.it
Confermo la mia adesione al manifesto del Forum.
Cordiali saluti,
Angela Motta, Partito Democratico

roberto@cavaglia.eu
Il sottoscritto Roberto Cavaglià, candidato in Regione per il PD, aderisce al manifesto del Forum famiglie Piemonte.
Alcuni dei contenuti sono anche sul mio sito www.robertocavaglia.it sotto il tema famiglie, ma anche nel tema su istruzione e formazione professionale e attenzione ai giovani a partire dai NEET.
Sono anche disponibile a partecipare a un confronto durante la campagna elettorale.
Cordiali saluti
Roberto Cavaglià

e.rostagno@studioarchingeo.it
Buona sera, sono Elvio Rostagno, candidato al Consiglio Regionale del Piemonte nella lista del PD.
Con la presente comunico formalmente l'adesione al documento "PER UNA REGIONE A MISURA DI FAMIGLIA".
Mi rendo poi disponibile a partecipare ad incontri di approfondimento sulle tematiche famigliari.

Cordiali saluti,
Elvio Rostagno

alberto.valmaggia@fastwebnet.it
Alberto Valmaggia,  candidato alle regionali 2014, capolista della lista civica “Chiamparino per il Piemonte” nella Provincia di Cuneo, aderisce al manifesto “Per una Regione a misura di famiglia” proposto dal Forum delle Associazioni Famigliari del Piemonte. Fa sue le considerazioni  espresse da Marco Calgaro sulla necessità del monitoraggio dei comportamenti dei sottoscrittori del manifesto eletti in Regione e sulla importanza della pubblicizzazione di tali scelte.

fiorenzoprever@yahoo.it
Confermo mia adesione al manifesto da voi proposto ai candidati alle elezioni regionali del 25 maggio
Cordialità, Fiorenzo Prever, Candidato NCD provincia di Cuneo

 

d.valle@fastwebnet.it
Salve, aderisco con piacere al vostro manifesto e spero ci sia poi occasione di incontrarci di persona per poter approfondire le questioni. Lo dico da candidato e da giovane padre.
M
i consideri a disposizione per qualsiasi altro chiarimento. A presto, Daniele Valle, Candidato PD

 

scriviravello@gmail.com
Nel rispondere non voglio usare il politichese né, tantomeno, cercare di convincere nessuno. Non sarebbe questa la sede adatta.

Voglio però prendermi qualche minuto per sottolineare come la famiglia tradizionale, intesa come unità di misura base della società, sia elemento centrale tanto della mia azione e storia politica, quanto di quella di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.

Per ciò che mi riguarda, nel parlare di famiglia si incorre spesso in un errore di approccio: si considerano e si giudicano, infatti, esclusivamente decisioni e provvedimenti di connotazione specifica.

Per politiche in favore della famiglia, invece, io intendo tutti quegli elementi che concorrono a creare un humus favorevole alla nascita, crescita e mantenimento del nucleo familiare: parlo di lavoro dignitoso, di sanità efficiente, di sistema scolastico all’avanguardia, di diritto alla casa, di adeguate politiche dei tempi uomo/donna e casa/lavoro, ma anche di asili aziendali, di flessibilità, di TPL e di offerta culturale.

In poche parole, la famiglia va considerata come elemento trasversale e abilitante, la cui salute e prosperità sono cartine al tornasole dell’efficacia delle scelte gestionale di un Ente.

Per questo io miro personalmente ad una grande rivoluzione: l’introduzione del bilancio "family oriented".

Se è vero che i freddi numeri di bilancio sono stati negli ultimi anni declinati e analizzati descrivendo puntualmente gli effetti di investimenti, bandi e progetti o in chiave di genere (gender oriented) o in chiave ambientale (green oriented), auspico che ciò avvenga anche, ma oserei dire soprattutto, nei confronti della famiglia, così da calibrare al meglio le risorse e la programmazione futura.

Il Piemonte è tra le regioni italiane col più basso indice di natalità (15esimo posto) e col più alto indice di vecchiaia (5° posto): è indispensabile, per continuare a garantire l’equilibrio del sistema sanitario, produttivo e del welfare regionale, un’azione netta ed incisiva per riportare la famiglia da vincolo a risorsa e i figli da fonte di spesa a opportunità di crescita.

Per questo occorre ricalibrare la pressione fiscale in quota regionale in modo che tenga conto del quoziente familiare: il modello che ritengo migliore, in tal senso, è quello francese.

La Francia, infatti, riserva alla fiscalità della famiglia un modello di imposizione fiscale che tiene conto dei carichi familiari: consente di calcolare l’imposta sul reddito in funzione delle persone fiscalmente a carico e ha portato ad un nuovo boom demografico notevole.

Si tratta di uno strumento chiaro, trasparente, che svolge il suo ruolo in maniera costante nel tempo: 
le entrate (una o più) della famiglia in Francia, devono essere sommate e poi divise per il numero dei componenti della famiglia stessa (la somma dei coefficienti attribuiti ad ogni componente, tale somma costituisce appunto, il quoziente familiare), in modo da tassare non tanto il reddito unitario percepito, quanto il reddito disponibile per ogni componente la famiglia. Il vantaggio è che ad ogni porzione di reddito si applicherà l’aliquota relativa alla sola porzione, evidentemente più bassa di quella applicabile al reddito complessivo.

Per quanto riguarda il diritto alla casa, nel sottolineare come sia auspicabile l’introduzione dell’italianità del nucleo familiare richiedente come parametro di priorità (anche se, per molti, politicamente scorretto!), sono altresì persuaso che si debbano confermare e aumentare risorse per il Programma Casa (ad oggi 7.570 alloggi ultimati e consegnati), quelle per il Fondo Affitti (pagamento canone famiglie in difficoltà e garanzie per nuovi contratti) e posticipare al 30 aprile di ogni anno il  calcolo della quota minima annua per case ATC.

Inoltre mi pare indispensabile introdurre nuovi bandi di edilizia sociale: facilitazioni burocratiche per i Comuni che individuano aree da riqualificare, ne concedono gratuitamente il diritto di superficie ad un’impresa che si impegna, però, a realizzare case e alloggi da affidare a canone sociale e convenzionato. Il Comune riqualifica, l’impresa guadagna e le famiglie hanno case a basso costo.

Concludo sottoscrivendo con convinzione, oltre a quanto detto, tutte le proposte da Voi riportate nel documento inviatomi e, anzi, mi rendo sin d’ora disponibile ad una proficua collaborazione, scevra da qualsiasi connotazione politica e interesse specifico e non limitata al periodo di campagna elettorale, su tali tematiche.

Mi scuso per essermi dilungato ma non mi sarebbe piaciuto limitare l'adesione ad un passaggio formale e non argomentato. Vi ringrazio e saluto cordialmente, Roberto Ravello, Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale

 

info@pichettopresidente.it
Ho letto le proposte del Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte. Le condivido. Le condividono la mia formazione politica e la mia coalizione.
Noi pensiamo che la famiglia sia il nucleo fondamentale della nostra società. Forza Italia l’ha scritto nella propria Carta dei Valori.
Nella Carta del Valori c’è scritto:
“Proponiamo una società basata sui valori liberali e cristiani, sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio, formata dall’unione di un uomo e di una donna, nella quale far nascere, crescere ed educare i figli…
E ancora:
Oggi le famiglie e la società sono sempre più frammentate. Noi pensiamo che sia invece necessario riconoscere chiaramente il ruolo attivo della famiglia, nella consapevolezza che questa non può essere sostituita da altre figure sociali. In una situazione difficile come quella attuale, le famiglie sono anche un prezioso elemento di stabilità sociale ed economica perché si affiancano alle strutture pubbliche compensandone i limiti nell’attuazione delle politiche sociali.
Non possiamo ignorare che molte famiglie non riescono più ad avere "una tranquilla e quieta vita, in piena dignità".
La famiglia va dunque difesa, anche perché è fondamentale per le persone più deboli, per gli anziani, per i diversamente abili, per i giovani senza lavoro.
Non solo. Noi crediamo che la famiglia abbia il dovere ed il compito insostituibile di educare i bambini e gli adolescenti.
In questa prospettiva noi pensiamo che buoni risultati possano essere conseguiti riducendo il carico fiscale per le famiglie in rapporto al numero dei familiari, a partire dai bambini”.
Per quanto riguarda il nostro programma abbiamo scritto:
… La famiglia si rimpicciolisce, la mobilità aumenta e diminuisce la disponibilità economica e culturale a mantenere spazi di abitazione troppo grandi. Vogliamo incentivare e premiare l’intervento sulla propria abitazione, aiutando a inventare nuovi stili dell’abitare, come il co-housing, soprattutto per i giovani e per gli anziani, piccoli spazi attrezzati con cura e disponibilità di servizi esterni da usare collettivamente (lavanderie, spazi per ospiti, spazi per laboratori) anche per rendere abitabili e presidiate le grandi zone residenziali recentemente realizzate…
… Vogliamo aiutare la famiglia con azioni concrete. Vogliamo consentire la conciliazione tra lavoro, compiti di cura e responsabilità genitoriali. Vogliamo favorire l’inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro. Vogliamo favorire l’inclusione sociale delle famiglie a rischio prevedendo e contenendo le situazioni di marginalità.
…. Vogliamo favorire le iniziative di sostegno della capacità genitoriale con centri famiglia, gruppi di auto-mutuo aiuto, gruppi di parola. Vogliamo, con il contributo del Terzo settore, sostenere le famiglie accoglienti, case famiglia e nuove forme di affidamento diurno e familiare. Vogliamo sostenere i genitori separati non affidatari nella ricostruzione di percorsi di vita che garantiscano l’assolvimento dei diritti-doveri nei confronti dei figli.
…. Vogliamo agevolare gli inserimenti nel percorso prescolastico (dai nidi alle materne) contribuendo ad abbattere i costi e favorendo i percorsi di integrazione. Eliminare gli allontanamenti dei minori dalle famiglie per quei motivi riconducibili alle incapacità genitoriali e ai fattori economici. Vogliamo consolidare nei territori, in collaborazione con scuole e famiglie, attività di sostegno per i minori affetti da disturbi neuropsichiatrici, con particolar riguardo ai disturbi dello spettro autistico.
… Vogliamo sviluppare le esperienze d’innovazione sociale sul territorio regionale per ampliare la produzione di servizi di salute e benessere sociale e di educazione, quali agri-asili, servizi di accoglienza diurna per anziani soprattutto negli ambienti rurali. Vogliamo creare maggiori opportunità di lavoro in ambito rurale per soggetti svantaggiati. Vogliamo omogeneizzare sul territorio le prestazioni dei servizi sociali perché non ci siano disparità di trattamento in base ai luoghi di residenza.
I nostri sono impegni concreti. Li abbiamo messi nero su bianco.
Apprezziamo le proposte che avete avanzato e vogliamo condividere con voi un percorso di crescita per far sì che una famiglia forte diventi l’elemento fondante di una società coesa e più giusta, dove si possano affermare i principi di libertà, sviluppo economico e solidarietà, per la costruzione di uno Stato di diritto che valorizzi l’economia sociale di mercato.
Gilberto Pichetto Fratin, candidato Presidente Regione Piemonte per l'area di centro-destra

 

davide.gariglio@cr.piemonte.it
Ho preso visione del documento, ne condivido i principi ed è mia intenzione sottoscriverlo.

Vi chiederei cortesemente di sapere quali sono state le forze politiche invitate alla presentazione di questo documento, in quanto non mi risulta pervenuto nessun invito in merito.
Cordiali saluti Davide Gariglio 24/05/2014 11.39