L'ESPERIENZA DEI "CAMPI SCUOLA"

Da circa due anni ci siamo lasciati coinvolgere nell'esperienza dei "gruppi famiglia" a livello di collegamento interdiocesano.
La motivazione è nata proprio dalla nostra partecipazione ai campi per famiglie, da cui abbiamo ricevuto moltissimo sia umanamente che spiritualmente!
Ci sembra che un campo sia tanto più riuscito quanto più numerose sono le coppie e le famiglie che collaborano per la sua "costruzione"!
Infatti, il campo è un momento intenso di riscoperta di unità tra fede e vita, di sperimentazione concreta di fraternità e di comunione.
Per questa ragione ha bisogno non solo della 'coppia responsabile', di animatori, ma del coinvolgimento di tutti: grandi e piccoli.
In questo modo l'annuncio, la riflessione sul tema del campo, la preghiera, diventano esperienza viva che entra nel cuore di ciascuno, impregnando la nostra vita familiare tanto da stimolarci a farne partecipi anche i nostri amici.
In questa meravigliosa atmosfera di collaborazione e coinvolgimento attivo, ognuno è portato a dare il meglio di se... e riceve dagli altri un'attenzione e un'accoglienza che è espressione delle migliori doti di persona e di cristiano.

COME SI SVOLGE UNA GIORNATA NEL CAMPO SCUOLA
Dopo una buona colazione, la giornata del campo inizia pregando le 'Lodi' (Le lodi fanno parte della Liturgia delle Ore, comunemente detto 'il breviario', che per antica consuetudine nelle varie parti del giorno, la Chiesa adempie il comando del Signore di pregare incessantemente, dà lode a Dio Padre e intercede per la salvezza del mondo (Dal Decreto Sacra Congregazione Per il Culto Divino.)
Le suppliche e le lodi del popolo di Dio, diventano così uno stimolo e nutrimento di pace per tutti.
Nella mattinata, 'i grandi', ascoltano l'annuncio, guidato e approfondito da una coppia o da un responsabile.
Lo stile è semplice: vengono espressi riferimenti e collegamenti alla Parola spiegata e commentata anche dal sacerdote, che al campo condivide in fraternità la sua vita con le famiglie.
Ognuno, poi, può esprimere in un clima di serenità e in piena libertà ciò che l'ascolto e la meditazione hanno suscitato dentro, cogliendo da quanto ciascuno dice una nuova ricchezza di significati.
L'annuncio non è quindi una fredda conferenza, ma è vissuto e costruito con la partecipazione di tutti.
Diventa quindi un modo per 'rinfrancare lo spirito', per ripensare e per confrontarsi con il proprio modo di essere in famiglia, con il partner, con i figli.
In questi momenti, i ragazzi più grandi e i giovani animatori seguono i più piccoli, che divisi in fasce di età, sviluppano un loro programma parallelo al cammino dei genitori, con giochi, cartelloni, lavoretti manuali....
Il pranzo e la cena sono di solito semplici, ma curati ed abbondanti.
Due momenti in cui si sperimenta la gioia dell'amicizia, dello stare insieme come una grande famiglia!
Una lunga siesta pomeridiana permette ai più piccoli di riposare, ai più grandi di ritrovarsi con gli altri membri della famiglia, per altri di organizzare la serata in "allegria".
Nel pomeriggio, i ragazzi più grandi, guidati da una coppia o dal sacerdote hanno un momento di riflessione specifico, la Lectio Divina o la revisione di vita ...
Dopo il riposo, i più piccoli, seguiti dagli animatori organizzano la S. Messa e poi si esercitano per la serata.
Le coppie approfondiscono l'annuncio del mattino, fanno esperienza in concreto di come essere e sviluppare un gruppo famiglia.
Nella celebrazione dell'Eucarestia (prima di cena) cui si partecipa liberamente, ogni cosa del campo viene offerta al Signore e trova nella preghiera personale e comune un significato più grande e più giusto!
Dopo cena la serata di "allegria", animata dai ragazzi, con giochi, scherzi, canti, ... è sovente una grande, lieta baraonda, un momento di festa e amicizia in cui ognuno sperimenta la gioia di "essere chiesa domestica"!
Il terzo giorno del campo viene organizzata una giornata di assoluto riposo, con una passeggiata in mezzo al fresco ed al verde della montagna, con pranzo in riva ai laghi o ai ruscelli, in una giornata di immersione totale nella natura.

PERCHE' I CAMPI SCUOLA
Si vive tutto il campo in grande allegria, che nasce da un accogliersi e ascoltarsi reciproco, dal condividere i piccoli servizi quotidiani, dall'aiutarsi vicendevolmente senza misurare il "come e il quanto"!
Anche la preghiera non è mortificazione, ma gioia, scoperta e certezza di star vivendo con Dio la vita normale: diventa aiuto per divenire coppie e famiglie secondo il progetto del Padre.
I campi, non sono solo per famiglie "professioniste" del lavoro in parrocchia o in Diocesi, non è necessaria una preparazione di anni per avere il biglietto di ingresso, ed ogni coppia è libera di scegliere l'intensità del coinvolgimento.
I campi vengono preparati da alcune coppie e giovani responsabili che 'in loco' cercheranno di coinvolgere e rendere responsabilmente partecipi tutti i presenti.
Per vivere in modo più vero questo momento di vita di Chiesa è opportuno che i partecipanti provengano da più parrocchie.
Riteniamo molto arricchente e molto importante la presenza del sacerdote sia come fratello in questa grande famiglia, sia come guida spirituale e punto di riferimento nel nostro cammino di fede.
Celine e Paolo Albert