L'influenza dei mass media sulla famiglia
ALLEVATI A PANE E… TELEVISIONE
Quali comportamenti adottare?

L'esperienza che ho fatto attorno a questo tema mi suggerisce di sottolineare in particolare, nel gruppo dei media, la televisione. E' il media più potente, più influente, più insistente nei ritmi delle nostre famiglie e per questo merita un’attenzione e una riflessione particolari.
Insieme cercheremo di cogliere cosa questo strumento rappresenti per la nostra vita, scopriremo forse di non esserci mai soffermati a sufficienza su alcuni aspetti nascosti e individueremo quali sono i rischi e le possibilità che esso porta con sé.

VIVERE… CONDIZIONATI
Quando 20/30 anni fa la TV si è diffusa nelle famiglie era considerata come un elettrodomestico, un modo per passare in diversamente qualche sera, una fonte d’informazioni.
Oggi non è più così, la TV è come un grosso generatore di aria condizionata che immette nelle nostre famiglie un clima, un’atmosfera, un’aria diversa.
La TV è ormai così potente che è capace di condizionare la vita delle persone, non solo quella dei nostri figli ma anche degli anziani; è capace di cambiare, progressivamente e lentamente, il nostro stesso modo di pensare.
Intendiamoci: la televisione non è di per sé un mezzo negativo, dipende dall'uso che noi ne facciamo; se la usiamo bene è positivo, ma se ne facciamo un uso sbagliato i risultati possono essere gravi.
Dobbiamo, infatti, acquistare la consapevolezza che la TV in questi ultimi decenni è diventata l'agenzia informativa e formativa più potente e influente per la gente, molto di più della famiglia, della scuola e della parrocchia.
Mi permetto, a questo proposito, di presentare alcuni dati:

L'influenza della televisione è tanto più marcata perché nelle nostre famiglie si legge poco e questo ci rende molto fragili e indifesi.
La caratteristica principale del mezzo televisivo è quella di diffondere una cultura pervasiva, una cultura che ci penetra dentro senza che ce ne accorgiamo, plasma la nostra immagine, cambia i nostri punti di riferimento e le nostre relazioni con il mondo.
Questa influenza, questo cambiamento non ha solo aspetti negativi ma anche positivi: infatti, oggi siamo certamente più informati di ieri, ma questa positività è condizionata all’obiettività delle informazioni. Purtroppo TV e giornali, anziché informarci su come stanno realmente le cose, sovente le raccontano come vogliono i padroni del vapore.

REALTA’ … VIRTUALE
Guardando e ascoltando quanto ci presenta la TV noi pensiamo di venire in contatto con il "reale", invece veniamo in contatto con una realtà "virtuale".
Così mentre noi crediamo di vedere alla TV il trasferimento neutrale della realtà, questa ci presenta una realtà filtrata, selezionata, scelta, che a volte è la caricatura della realtà.
Se uno lo sa si organizza e si difende, se uno non lo sa quello che apprende rischia di deformare la sua esperienza del mondo.
Pensiamo per esempio a come la TV presenta la famiglia: non c'è un film costruito attorno alla fedeltà della famiglia, al contrario sono messe in evidenza sempre situazioni di famiglie in difficoltà (separazioni, convivenze, infedeltà, disagi), si presentano immagini e situazioni che possono far pensare che il matrimonio sia un’esperienza impossibile, chi è sposato uno stupido perché rinuncia a godersi la vita, chi mette al mondo più di due figli fuori del seminato…

FIGLI E TV
I genitori oggi si lamentano perché i figli non imparano niente da loro, ma questo non dipende da loro ma dalla cultura nella quale siamo immersi: questa cultura non consente e non vuole che ci sia la trasmissione dei valori dai padri ai figli, non costruisce sull'interiorità delle persone ma si basa sulle immagini, dove l'ultima cancella le precedenti.
Questa cultura ci rende incapaci di pensare, di immaginare, soprattutto di sognare l'impossibile, e ci impedisce di ragionare, creare raffronti, stabilire delle priorità fra ciò che è più importante e ciò che è meno importante, di cogliere le differenze di sostanza nelle cose, di ordinare il pensiero.
Di fronte a questi rischi non dobbiamo essere pessimisti, ma interrogarci sul cosa fare, su come fare per difenderci.

ALZARE LA SOGLIA
Dobbiamo diventare più critici, non accettare passivamente qualsiasi cosa ci sia propinata dai giornali, o dalla TV o dai mass media. Alzare la soglia critica: questo deve essere l’obiettivo per noi e per i nostri figli.
In questo modo la televisione e i media possono diventare delle grandi opportunità di conoscenza, anche di esperienza, a condizione di riuscire a parlare, ragionare, scambiarsi opinioni, dibattere su quello che si vede e si legge.
Bisogna che aiutiamo i nostri ragazzi ad essere diffidenti e critici, distaccati quel tanto che serve per capire ciò che l’altro ti propone. Occorre che noi dialoghiamo con loro, ascoltandoci in famiglia reciprocamente; questo metodo ci abitua lentamente ad assumere degli atteggiamenti che sono l'opposto di quelli che sollecita la televisione.
La qualità della nostra famiglia dipende dalle scelte che facciamo, in ordine al lavoro, al tempo libero, alla televisione, alle letture, … io non credo che se le cose vanno male dipenda sempre dal caso, o dagli altri, occorre avere la consapevolezza che dipende in gran parte anche da noi, dalle scelte che noi facciamo.
Oggi è l'ora di fare delle scelte, come famiglia e come famiglie organizzate; è necessario perciò che la famiglia chieda di essere ascoltata di più, di contare di più, occorre che i media parlino di più della famiglia come una risorsa della società, in altre parole la famiglia deve ottenere, nella società e nella chiesa, il ruolo e la cittadinanza che le spetta.

IN PRATICA…
Indico alcuni esempi di comportamento che la famiglia può adottare:

La nostra famiglia sarà anche quella che noi desideriamo che sia, attraverso il tipo di stampa, di giornali, di riviste, cui diamo ospitalità nella nostra casa, le letture che privilegiamo, gli ospiti che entrano in casa, gli impegni esterni che assumiamo e la testimonianza che diamo.
Noi tutti siamo un po' miscredenti, anche se andiamo a Messa la domenica, perché crediamo molto all'efficacia del male, alle cattive compagnie, e crediamo troppo poco alla forza e all'efficacia del bene.
Dobbiamo invece imparare a credere che il bene è più grande del male, che alla fine il Signore vincerà, perché Lui è il più grande di tutti, più grande del male e del demonio.
Nel concludere, credo che anche davanti a questo tema un po' magico come "l'influenza dei mass media", di fronte al quale è possibile essere pessimisti, siamo invitati a fare un atto permanente di fiducia nel bene.

Sintesi della relazione del dott. Dino Boffo, direttore del quotidiano "Avvenire", il 16 novembre 1997 in occasione dell’incontro con i Gruppi Famiglia di Castelfranco Veneto.

Brani per la Lectio Divina:

Domande per la Revisione di Vita: